Avete mai vissuto un matrimonio fuori porta? Si, a me è capitato. E naturalmente non mi sono lasciato sfuggire l’occasione per visitare un vero angolo di paradiso della mia adorata Sicilia: l’isola di Salina dell’arcipelago delle Eolie.
A dire il vero Salina non è stata la mia prima volta nelle Isole Eolie. Ero già stato a Vulcano, tanti anni fa, in occasione di una gita scolastica e l’unica cosa che ricordo di quel luogo è l’insopportabile puzza di zolfo che ricopriva ogni angolo dell’isola.
Ma Salina… credo che Salina sia unica. E mi è bastato veramente poco per capire quanto fosse speciale quest’isola.
Eolie: Isola di Salina. Ricordi di un angolo di paradiso
Già al mio arrivo rimasi subito folgorato alla vista dei paesaggi che Salina era riuscita a donarmi. Ricordo ancora la bellezza del porticciolo, all’interno di esso diversi pescatori sistemavano le imbarcazioni e scioglievano le proprie reti, da lì a poco avrebbero iniziato la loro uscita di pesca.
In lontananza vidi per la prima volta Stromboli, accanto a lui Panarea. Insieme si godevano gli ultimi raggi di sole della giornata. Impossibile non immortalare quel momento.
Si respirava un’aria quasi estiva. Riuscivo a sentire un senso di pace e tranquillità, nonostante già diversi turisti popolavano le stradine di Santa Maria di Salina.
Purtroppo i giorni a mia disposizione non erano molti, 2 compreso il matrimonio, e nonostante Salina sia una piccola isola non è mai semplice, in così poco tempo, scegliere cosa poter visitare.
Decisi solo sul momento, e su consiglio della proprietaria del B&B, i luoghi che avrei visitato: la spiaggia dello Scario e il belvedere di Pollara.
Eolie: Isola di Salina. La Spiaggia dello Scario
La spiaggia dello Scario è situata sul versante settentrionale dell’isola, nei pressi del comune di Malfa, è in questo magnifico angolo di paradiso che facevano scalo i velieri e i pescherecci.
La spiaggia è composta da ciottoli e sassi arrotondati, circondata da macchia mediterranea e bagnata da un bellissimo mare limpido e cristallino.
Eolie: Isola di Salina. Belvedere di Pollara, con lo sguardo verso l’infinito.
Sapevo che a Pollara avrei assistito ad uno spettacolo unico, nonostante ciò, diverse circostanze, per lo più logistiche, mi fecero esitare fino all’ultimo istante. Alle 21:00 dovevo essere nuovamente a Santa Marina Salina per consegnare il mezzo e per andare al ricevimento, in più il motorino, che oltre a fare puzza di benzina era anche abbastanza sporco, non era il massimo da guidare con degli abiti da matrimonio.
Ma la vita ti regala esperienze che non puoi lasciarti scappare. Quindi “Carpe Diem”.
Vaffanculo vestito e moto-noleggio. Neanche il tempo di passare in camera, per prendere la macchina fotografica e lasciare la giacca, che mi ritrovai nuovamente seduto in sella al mio puzzolente motorino. Direzione Pollara.
Mi lascio emozionare e trasportare dai paesaggi che questa splendida isola è in grado di regalarti. Gli odori di una primavera che finalmente era arrivata, il mare che la circonda, gli “sguardi” di Stromboli e Panarea che da lontano, come due fari, ti osservano e ti accompagnano per tutto il tragitto.
Lo spettacolo che mi si presentò davanti agli occhi non aveva eguali. Quel Tramonto aveva “l’aria di non finire più” e nonostante la fretta di tornare indietro non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella meraviglia.
Non mi era mai capitato di osservare l’orizzonte e scovarci l’infinito.
Mai, fino ad allora.
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