Pensieri a caldo post Marocco

Avrei così tante cose da raccontare. Troppe a dire il vero.
Sguardi, vita, umanità, accoglienza, mercati, spezie, colori.
Povertà, sporcizia, confusione, frenesia.

Marocco: emozioni che inondano il cuore. Ricordi che affiorano alla mente. Un continuo via vai di storie che non vedo l’ora di condividere.

Il Marocco è tutto questo ma è anche molto di più.

Nonostante mi sia già calato nuovamente ai ritmi della mia vita sento ancora dentro di me il chiasso di piazza Jemaa El Fna, il profumo delle spezie e quello del cibo. Sento il rumore del tè, versato in perfetto stile marocchino, riempie i bicchieri accuratamente posizionati in un vassoio d’argento. Sento riecheggiare il richiamo del Muezzin che ogni giorno per cinque volte invita i fedeli alla preghiera.

Piazza Jemaa El Fna
Tè marocchino

Il Marocco ha vinto la sua partita (mi ha sicuramente convinto più dell’Egitto e della Tunisia). L’ha fatto mostrandomi le sue bellezze. L’ha fatto, e di questo ne sono molto felice, mostrandomi il vero volto del suo popolo. Lo stesso popolo che ho criticato nel mio ultimo post su Instagram

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[IL MIO CONTO IN SOSPESO CON L'AFRICA DEL NORD] Questo 2019 è stato un anno pieno di partenze ed anche Luglio si prospetta un mese movimentato. Tra qualche giorno infatti, dopo quasi 8 anni tornerò nel mio amato continente. Tornerò in Africa. Niente Kenya, Zanzibar o Madagascar (magari il Madagascar 😍) la destinazione che mi attende è un paese del nord Africa: il Marocco 🇲🇦 . Sia chiaro, per me, l'Africa del Nord non ha nulla a che vedere con il continente che mi ha rapito il cuore. Un motivo ci sarà se madre natura ha deciso di sfruttare l'immenso deserto del Sahara per dividerlo in due. Chiaramente è risaputo che in queste regioni la cultura e la popolazione è principalmente Araba, e credetemi che sono due mondi totalmente differenti. Allora perché proprio il Marocco? Tralasciando il fatto che ho trovato una super offerta Rayanair, il motivo principale per cui ho deciso di scegliere questa meta è dare un'ultima chance al popolo Arabo. Dopo l'ultimo viaggio in Egitto (2010) mi ero ripromesso che non avrei mai più messo piede in queste regioni africane. Non ho mai avuto nulla contro la bellezza dei luoghi, l'Egitto è una terra magica, ma la mia tolleranza verso la popolazione Araba era arrivata al limite. Probabilmente tra una settimana mi ritroverò nuovamente sommerso in quel mondo che difficilmente tornerò a tollerare. Sommerso tra le finte guide, che non vedranno l'ora di portarmi nel negozio di souvenir di turno. Sommerso tra i commercianti che con insistenza mi tortureranno il cervello, perché per forza dovrò comprare nel loro negozio. Sommerso in qualcosa di già vissuto, che ha creato in me un forte astio verso una popolazione così particolare. Ma forse questa volta sarà diverso. Sarà diverso perché, probabilmente, ad essere cambiato sono io. Io e di conseguenza il mio modo di viaggiare e di vedere il mondo 🌏. E poi si sa, il Marocco non è né Egitto né Tunisia, è una nuova avventura. Un nuovo viaggio che non vedo l'ora di affrontare❤️ . E voi siete mai stati in questa parte di Africa? Cosa ne pensate?

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Moschea della Kutubiyya

Adesso ho solo bisogno di assimilare le mie emozioni. Mi prenderò il tempo necessario. Nel frattempo mi attende la mia prima esperienza di viaggio on the road (in camper). Quattro giorni in giro per la mia Sicilia, da Catania a Cefalù. Sarà uno spasso. Ed io come sempre non vedo l’ora di rimettermi in viaggio.

Luca

Un po' matto, un po' viaggiatore.
Amo la mia Terra e l’Etna, il vulcano che mi ha visto crescere. Grafico e Web Design nella vita di tutti i giorni, viaggiatore a tempo indeterminato e pianificatore “maniacale” dei miei itinerari di viaggio. Quando posso sono in giro per il mondo, alla ricerca di emozioni uniche che solo i viaggi riescono a darmi.

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